L’Italia era da poco uscita dalla guerra e l’agricoltura iniziava a meccanizzarsi con i primi trattori, quando, nel 1952, nasceva Cantina Sampietrana da una iniziativa di 68 soci, mossi dal comune scopo di trasformare in proprio l’uva in vino, da proporre direttamente al mercato. Rimasta fedele negli anni alle sue tradizioni, trasformando le uve tipiche del territorio (Primitivo, Negroamaro, Malvasia) e preservando appezzamenti di vigne coltivate ad “alberello” che hanno raggiunto e superato cinquant’anni di età, nel tempo si è concentrata sulla qualità dei suoi vini, adattandosi alle sfide e alle opportunità del mercato globale che oggi la vede presente in 21 stati nel mondo. I vigneti dei soci si sviluppano, oggi, su una superficie di circa 90 ettari di fertili terre che donano le uve dalle quali nascono vini unici per la loro corposità, complessità ed eleganza.